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La canzone di Achille di Madeline Miller





Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l’orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d’armi – due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d’amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell’epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l’omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l’ormai usurata vicenda di Elena e Paride.



GENERE
Romance Storico
Fantasy Storico
Retelling
Mitologia greca

EDITORE
Marsilio / La Feltrinelli
DATA DI PUBBLICAZIONE
10 Gennaio 2019






LA CANZONE DI ACHILLE
MADELINE MILLER



Non ci sono parole che descrivano neanche lontanamente quanto io stia amando questo romanzo. Un amore profondo, credetemi. Sto leggendo pianissimo, per assaporare ogni poetica parola, e allo stesso tempo smanio per divorare le pagine. Questo libro è un incanto, è la perfezione. Achille e Patroclo sono incredibili, creano dipendenza e stringono il cuore in una morsa meravigliosa. Potessi, leggerei questo romanzo per l'eternità! Respiro aria di new entry nella mia Top Ten...

  Da quel giorno in poi, divenni più abile nel modo in cui lo osservavo, tenevo la testa bassa e gli occhi sempre pronti a guardare altrove. Ma lui era ancora più abile di me. Durante ogni pasto, capitava almeno una volta che si voltasse cogliendomi di sorpresa prima che potessi fingere indifferenza. Quei secondi, quei mezzi secondi, in cui i nostri sguardi si toccavano erano gli unici momenti della giornata in cui sentissi qualcosa. L'improvvisa morsa allo stomaco, la rabbia che prendeva a scorrere. Ero come un pesce che fissava l'amo.










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