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Recensione: Vanilla di Megan Hart

Buona domenica nuvolosa a tutti!
Oggi voglio raccontarvi di Vanilla di Megan Hart, uno standalone della serie Alex Kennedy. Quello che mi piace moltissimo dei romanzi di quest'autrice è che i loro protagonisti sono uomini e donne mature, in questo caso dai 35 in su, dunque hanno una mentalità molto diversa da quelli che siamo abituati a leggere (o meglio, che io sono abituata a leggere). Anche con questo romanzo, la Hart ha saputo graffiarmi il cuoricino oscuro . . .

Erotic Romance • 310 pag. • 19 Gennaio 2016 • HarperCollins Italia
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VANILLA
Alex Kennedy #3


Elise sa cosa vuole a letto, e fa sempre in modo di ottenerlo. Da tempo ormai placa la sua sete di dominio con una serie di uomini ben felici di sottomettersi e inchinarsi davanti a lei. Ma la soddisfazione sessuale è ben altra cosa rispetto all'amore. Elise lo sa bene, perché è stata scottata in passato donando il proprio cuore troppo in fretta. Quando incontra Niall, l'intesa che prova è intensa ed elettrizzante. Niall è bello, intelligente e dolce come la vaniglia. Così Elise, nonostante ci provi fino in fondo, non riesce a impedirsi di amarlo, anche se i suoi gusti sessuali sono così lontani da ciò di cui lei ha bisogno. Come può funzionare una relazione dove entrambi gli amanti vogliono essere il più forte?




Dominare o essere dominata? Questo è il dilemma!

Ogni volta che mi approccio alla lettura di un romanzo di Megan Hart ho il terrore. Sì, perché le sue protagoniste hanno sempre qualcosa di me, e quindi ho come l'impressione che la storia che vado a leggere abbia qualcosa da dirmi.
Da dire solo a me.
 La pelle conserva la memoria di quella sensazione, come se volesse rammentare cosa si provi a farsi marchiare per non dimenticare.
È bastato il prologo per stendermi. Io ho sei tatuaggi, di cui cinque con un significato importante. Sono stati fatti proprio per rammentarmi ogni giorno che devo soffrire – e leggere questa scena iniziale . . . è stato un duro colpo. Non sapevo ancora nulla di questa donna, eppure tra di noi si è creato immediatamente un legame.
 Il mio obiettivo nel tatuarmi non era esattamente di essere contenta. Volevo qualcosa di permanente e che mi facesse male.
Elise è una dominatrice.
Ma non di quelle che siamo abituati a immaginare. È come piace a me. Austera, inavvicinabile, una regina. Una leader.
Una vera padrona che sottomette il suo schiavo con la sua sola presenza, senza alcuna umiliazione.
 Gli presi forte il mento per bloccarlo ed Esteban emise un sospiro che si trasformò in un gemito lieve quando lo strinsi più forte e attirai il suo viso verso il mio, provocandolo con le labbra a un soffio dalle sue, nella promessa di un bacio che sapevamo entrambi che non gli avrei mai dato.
Questo è POTERE.
Avere la devozione assoluta di un individuo che sai non ti tradirà mai, non ti abbandonerà mai, non ti farà mai del male.

Non come lui.
 Non ho mai avuto paura di amarti. Per quanto fossi innamorata, per quanto avessi perso me stessa, non avevo alcun dubbio che tutto fosse perfetto quando eravamo insieme. Potevo contare sul fatto che appena avessi teso la mano tu l'avresti presa.
 Quello che mi dispiace è che a un certo punto tu l'abbia lasciata.
Già . . . ci lasciano sempre andare, perché non sanno come gestire creature come noi. E noi, che continuiamo a ricordare, che non dimentichiamo, che non riusciamo a capire cosa sia successo.
PERCHÉ è successo.
È stato per qualcosa che abbiamo fatto? Perché non siamo come loro?
 Sai com'è amarti? È come trovarsi in bilico sull'orlo di un precipizio in cui butto dei frammenti del mio cuore. Certo, so che non cadrò mai in quel baratro, e alla fine avrò strappato tutti i brandelli del mio cuore e non ne rimarrà neanche una briciola per me, ma lo faccio ugualmente perché sono una deficiente.
 Perché ti amo.
Dannato l'amore, dico io.
Non risponderà mai a tutto ciò che gli scriverò, dice Elise.
 Avrei voluto che mi avesse rimpianta e desiderata, che avesse sentito la mia mancanza, che avesse sofferto le pene che io non potevo fare a meno di soffrire per lui.
 Ma sapevo che non l'avrebbe mai fatto.
E allora il destino mette un uomo particolare sul cammino di Elise. Un uomo che la affascina immediatamente e la attira a sé come una calamita.

Ma Niall non è per le donne come lei.

Lui non è un sottomesso, ed Elise può facilmente leggere nei suoi occhi che mai la vedrà come la sua padrona. Niall ha una forte personalità, sa quello che vuole e la sua virilità non gli permetterà mai di cedere il controllo a lei.

Perciò, ecco la mia domanda:

È GIUSTO RINUNCIARE A QUELLA PARTE DI NOI CHE CI RENDE QUELLO CHE SIAMO, PER AMORE?
Elise sceglierà la dominatrice in lei, o deciderà che anche un gelato al gusto vaniglia, il più classico, può essere buono?

Amo tantissimo la scrittura di Megan Hart, mai volgare e così sensuale. Io non apprezzo più l'erotico puro e il BDSM, ma narrato dalla penna della Hart è veramente eccitante.
Vi dirò, mi sono emozionata molto di più con la relazione tra Elise ed Esteban – ci sono stati momenti davvero toccanti e significativi. Mentre Niall . . . non è che non mi sia piaciuto. È che . . . non mi sono mai fidata di lui e non mi fido tuttora, nonostante tutto.
L'AMORE NON È ABBASTANZA, SE NON SEI IN GRADO DI ACCETTARMI COME SONO.

Vorrei concludere lasciandovi le parole di Alex, socio di Elise. Parole che spero illumino tutte le donne che, come Elise, sono state prese in giro e continuano ad esserlo.
Parole che hanno illuminato me.
 «Ti ha messo nell'elenco delle riserve. Tu sei come un giocatore che resta in panchina ma s'illude sempre di entrare in campo un giorno, e lui lo sa.»




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CONOSCI L'AUTRICE

Nome ai vertici della prestigiosa New York Times Bestsellers List, Megan Hart si è imposta sulla scena internazionale aggiudicandosi numerosi riconoscimenti dalla critica e un grande successo tra il pubblico. È in grado di spaziare con leggerezza dal genere romantico alla suspense, ma ha conquistato le lettrici italiane con i romanzi erotici Fondente come il cioccolato e Il numero perfetto, editi entrambi da Harlequin Mondadori. Non può vivere senza Internet, la musica, il suono dell’oceano e la Coca Cola Zero. Come ama presentarsi? "Mi chiamo Megan Hart e scrivo libri".

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2 commenti:

  1. Capperi. Di Megan Hart ho letto solo "Fondente come il cioccolato". Mi era piaciuto ma non abbastanza da recuperare altri libri dell'autrice :) La tua recensione è "graffiante". Complimenti, davvero. Sei arrivata al punto.

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    1. Grazie mille, Giulia! Sono felice che ti sia piaciuta :D

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