Ross si precipitò verso l'albero, ma non riuscì ad avvicinarsi per via dei lunghi rami. D'un tratto lì in mezzo apparve Demelza che con energiche zampate stava cercando di districarsi. Prudie arrivò di corsa dalle stalle urlando: «Mio Dio! Mio Dio!»
Jack Cobbledick fu il primo a raggiungere la ragazza, ma dovettero tagliare alcuni dei rami più piccoli per riuscire a liberare i suoi vestiti impigliati. Lei si trascinò fuori ridendo. Aveva le mani escoriate, le ginocchia insanguinate e un polpaccio ricamato di graffi ma, a parte questo, non si era fatta niente.
Ross la fulminò con lo sguardo. «In futuro farai quello che ti dico. Non voglio ossa rotte qui.»
La risata di lei sbiadì di fronte alla sua espressione. «No.» Si leccò il sangue dal palmo della mano, poi abbassò gli occhi. «Santo cielo, ho rovinato il mio vestito.» Cercò di girare la testa in un angolo impossibile per controllare la parte posteriore.
«Prendi la ragazza e dalle qualcosa per quei tagli» disse Ross a Prudie. «Io non ho le forze per tollerarla oltre.»
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