Buongiornissimo!
Per la nostra rubrica del giovedì, vi ripropongo la recensione di Bang, primo romanzo della serie Black Lotus firmata E.K. Blair. Come ben sapete, questa autrice è nella mia Top Autori e il libro è un mio Must Read, oltre ad essere stato per moltissimi mesi nella mia Top 10 :D Tra l'altro, vicinissima è l'uscita dell'ultimo romanzo, quindi se ancora non vi siete approcciati a questa trilogia, vi consiglio di farlo assolutissimamente *-*
Per la nostra rubrica del giovedì, vi ripropongo la recensione di Bang, primo romanzo della serie Black Lotus firmata E.K. Blair. Come ben sapete, questa autrice è nella mia Top Autori e il libro è un mio Must Read, oltre ad essere stato per moltissimi mesi nella mia Top 10 :D Tra l'altro, vicinissima è l'uscita dell'ultimo romanzo, quindi se ancora non vi siete approcciati a questa trilogia, vi consiglio di farlo assolutissimamente *-*
Titolo: Bang
Autore: E.K. Blair
Serie: Black Lotus #1
Genere: Psyco-sexual Thriller
Pagine: 420
Data di pubblicazione: 19 Maggio 2014
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Autore: E.K. Blair
Serie: Black Lotus #1
Genere: Psyco-sexual Thriller
Pagine: 420
Data di pubblicazione: 19 Maggio 2014
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They say when you take revenge against another you lose a part of your innocence.
But I’m not innocent.
I haven’t been for a very long time.
My innocence was stolen from me. Taken was the life I was supposed to have. The soul I was born with. The ruby heart embedded in a life full of hopes and dreams.
Gone. Vanished.
I never even had a choice.
I mourn that life. Mourn the what-ifs.
Until now.
I’m ready to take back what was always meant to be mine.
But every plan has a fatal flaw. Sometimes it’s the heart.
Brutale, inquietante, sconvolgente. |
[Recensione scritta per il blog Greta Booklovers]
Seriously?, direbbe Caroline Forbes di The Vampire Diaries. È passato qualche giorno da quando ho finito questo romanzo, e la domanda che ancora mi ronza in testa è: «Che cosa diavolo ho letto?!».
Credo che la parola CAPOLAVORO renda un pochino l'idea — ma badate, solo un pochino. Onestamente, non so da che parte cominciare con questa recensione! Vorrei dire tantissime cose, commentare tantissime scene che mi hanno fatto salire il sangue al cervello e desiderato di buttare all'aria il libro — e alcune volte l'ho fatto davvero! Non perché fosse scritto male, fosse assurdo o chissà che… ma perché le scene erano davvero brutte, di quelle che ti fanno accapponare la pelle. Quindi, per cercare di dare un senso al mio sproloquio da vera fangirl fangirleggiante, vi parlerò dei tre protagonisti di questa storia deviata.
Forse le persone come me non sono fatte per essere salvate. Forse sono solo destinata a sopportare il peso dei demoni che si nascondono nel bene.Lei è Elizabeth Archer, bellezza statuaria dai capelli rossi. Quando era solo una bambina, suo padre fu arrestato per vendita illegale di armi da fuoco e lei venne affidata ai servizi sociali. Passando da una famiglia all'altra per via della sua indole ribelle, a dieci anni Elizabeth viene sistemata con due coniugi che hanno già adottato un altro ragazzino, più grande di lei di qualche anno. Il suo nome è Pike, e per tutta la loro adolescenza lui sarà la sua ancora di salvezza. È stato terrificante vedere come, davanti all'assistente sociale, i loro genitori adottivi sembrassero tanto amorevoli, per poi trasformarsi in bestie. Non c'è altro modo per definire un uomo che costringe due bambini a scendere in cantina per obbligarli ad avere rapporti sessuali mentre lui sta a guardare. Non c'è altro modo per definire un uomo che chiude una ragazzina in uno sgabuzzino, legata, al buio, senza cibo né acqua, costretta all'umiliazione perché non può neanche liberarsi per andare in bagno. Solo una bestia contatterebbe i servizi sociali per sbarazzarsi del figliastro e poter così godere di Elizabeth in prima persona, seviziandola, annientandola. Fortunatamente Pike, oltre ad averle dato tutto il suo amore, le ha anche insegnato come spegnere qualsiasi emozione per superare quei momenti di atroce brutalità. Ed è ciò che fa Elizabeth quando, ormai adulta, sposa Bennet Vanderwal, diventando Nina Vanderwal e decidendo così di dedicare la sua vita alla vendetta contro l'uomo che le ha portato via il suo papà e l'ha gettata in un inferno disgustoso.
«Che cosa senti?» mi chiede, premendo il corpo contro il mio. addossandomi al muro. «Dimmi che cosa senti...»Questa donna è di una potenza incredibile! Ha un obiettivo e niente può intralciare i suoi piani. Sa come agire e ha sempre tutto e tutti sotto controllo… finché sulla sua strada non approda il disarmante Declan McKinnon.
Premendo.
«... proprio...»
Più vicino.
«... ora».
Ho bisogno di lui per non sentire. Pike mi ha sempre permesso di usarlo per questo. Per cancellare il dolore. Cancellare il passato. Cancellare il futuro. Scopare Pike è come il mio narcotico personale, e ne sono ormai dipendente da tanto tempo.Ma prima veniamo a Pike. Fin dal capitolo in cui è saltato fuori e in quelli successivi, dove viene narrato il loro passato, sapevo che mi sarei perdutamente innamorata di lui. L'ho subito visto come l'intrepido cavaliere pronto a salvare Elizabeth dalla crudeltà della vita, e ho amato ogni istante in cui la teneva stretta a sé. Non voglio nemmeno immaginare come si sia sentito un ragazzino di quattordici anni a defraudare una bambina di dieci — è una cosa inumana. Ma ogni volta in cui era costretto a fare sesso con lei, tirava fuori una forza titanica e la trascinava via con sé, in una dimensione in cui esistevano solo loro due e l'amore che li univa, che cresceva di anno in anno. Sì, è vero, sono fratellastri, ma Pike ha sempre amato realmente Elizabeth, anche se sapeva che lei nutriva solo un gigantesco affetto fraterno per lui. La ama a tal punto da consentirle di usarlo per cancellare il dolore. La ama a tal punto da sacrificare la sua intera esistenza per lei, per darle la sua vendetta e la vita che entrambi meritano. Anche Pike è stato violentato dal suo padrigno, prima che Elizabeth arrivasse nella famiglia, perciò posso solo lontanamente immaginare cosa abbia provato quando ha dovuto lasciare la povera ragazzina senza difese, in quella casa degli orrori, in balìa di quel mostro.
Sono il suo paradiso velenoso.Sono stata indecisa se tifare per Pike o per Declan fino ai capitoli finali. Poi è accaduto. Pike ha fatto qualcosa che MAI avrei pensato che fosse capace di fare. Ed è crollato tutto.
«Assapora le tue bugie, Nina».Infine, ma non meno importante, Declan McKinnon. Nina e Declan si incontrano durante l'inaugurazione dell'albergo Lotus, di cui Declan è il proprietario. Lo devo dire? Lo dico: quest'uomo è da INFARTO. Okay, okay, mi ricompongo. Nina deve organizzare il consueto gala di fine anno dei Vandewal e vorrebbe il Lotus come location. Tra lei e Declan l'attrazione nasce dopo un solo sguardo, e lui è più che disponibile ad aiutarla con i preparativi. Complice il lavoro del signor Bennet, che viaggia di qua e di là e sta via anche un'intera settimana, Nina e Declan hanno modo di approfondire il legame che li ha inesorabilmente sopraffatti. Declan è ciò che Elizabeth e Pike stavano aspettando: il mezzo perfetto per portare a termine il loro piano e rifarsi una vita, insieme. Ciò che nessuno dei due aveva calcolato, però, è quanto in profondità Declan potesse insinuarsi in Elizabeth. Declan è una forza della natura che non le permette di nascondersi da lui, che non le lascia il controllo delle sue emozioni, ma se le prende. Declan è sicurezza. Declan è la salvezza di Elizabeth. Ma è anche la sua rovina…
Dicono che quando ottieni vendetta contro qualcun altro perdi la tua innocenza.Ammetto che ci ho messo un bel po' per riuscire a leggere questo libro, perché è lentino, ma soprattutto per le tematiche trattate, di quelle che vanno assorbite e digerite pian piano prima di proseguire. Durante la lettura la suspense è alle stelle e tutto è così cupo — un vero e proprio thriller erotico con gli attributi! Ho adorato il modo in cui Declan è riuscito a guadagnarsi la fiducia di Elizabeth e di come lei gli abbia consentito di scoprirla, di mettere a nudo le sue paure. Molti considererebbero il personaggio femminile di questo romanzo una puttana, passatemi il termine, perché va a letto con tre uomini contemporaneamente, ma non è affatto così: solo uno dei tre possiede il suo cuore, ed è il solo e unico Declan. Pike le dava sollievo nei momenti bui della loro adolescenza, scacciando le ombre, mentre Bennet non è altro che il bersaglio da eliminare.
Lui è il potere. E io sono il destinatario.Scritto in maniera sublime, Bang è un concentrato di erotismo, dolore e morte che vi penetrerà nelle ossa come un veleno incurabile. Questo non è assolutamente un romanzo adatto a tutti, probabilmente neppure a chi ha già avuto esperienza con il genere. Dire che è un mind fuck è un eufemismo! Ogni emozione è portata all'estremo, tutto è così vivido che vi si contrarrà lo stomaco in varie occasioni — per la rabbia, per lo sdegno, per l'eccitazione… ma mai e dico MAI per la felicità. Dimenticatela, non fa parte di questa storia. Questa è una storia scritta col sangue, ed è destinata a scorrere per sempre nelle vene di chi avrà l'audacia di leggerla.
Nessuno può ferirti, se non provi niente. Quindi io non sento niente.E il finale…
BANG.
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E.K. Blair, takes her readers on an emotional roller coaster with her dynamic and intense writing style. Noted for her ability to create fleshed-out characters that will evoke a realm of reactions, you can be assured that her stories will linger with you far beyond the last word.
A former first grade teacher with an imagination that runs wild. Daydreaming and zoning out is how she was often found in high school. Blair tends to drift towards everything dark and moody. Give her a character and she will take pleasure in breaking them down, digging into their core to find what lies underneath.
Aside from writing, E.K. Blair finds pleasure in music, drinking her Starbucks in peace, and spending time with her friends. She’s a thinker, an artist, a wife, a mom, and everything in between.
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