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Throwback Thursday: Killing Sarai by J.A. Redmerski

Ideata da The Housework Can Wait e Never Too Fond of Books.
Rubrica del giovedì in cui ripropongo vecchie recensioni o commenti che ho scritto solo su Goodreads, in quanto ancora non gestivo un book blog.

Buongiornissimo :D
Yep, oggi ce l'ho fatta a pubblicare il Throwback Thursday! Riscopriamo insieme il primo volume della serie In the Company of Killers di J.A. Redmerski ♥ aw, quanto ho potuto amare questo libro! Ancora ricordo lo sguardo di ghiaccio di Victor *^* senz'altro la mia opera preferita dell'autrice – e come vorrei rileggerlo! Di questa serie ho letto i primi due, che riguardano Sarai e Victor, e non vedo l'ora di proseguire con gli altri ;)


KILLING SARAI
(In the Company of Killers #1)

Thriller |  390 pag. | 18 Giugno 2013
★TopAutori ★BestoftheYear ★MustRead ❤TopFav

Sarai was only fourteen when her mother uprooted her to live in Mexico with a notorious drug lord. Over time she forgot what it was like to live a normal life, but she never let go of her hope to escape the compound where she has been held for the past nine years.

Victor is a cold-blooded assassin who, like Sarai, has known only death and violence since he was a young boy. When Victor arrives at the compound to collect details and payment for a hit, Sarai sees him as her only opportunity for escape. But things don’t go as planned and instead of finding transport back to Tucson, she finds herself free from one dangerous man and caught in the clutches of another.

While on the run, Victor strays from his primal nature as he succumbs to his conscience and resolves to help Sarai. As they grow closer, he finds himself willing to risk everything to keep her alive; even his relationship with his devoted brother and liaison, Niklas, who now like everyone else wants Sarai dead.

As Victor and Sarai slowly build a trust, the differences between them seem to lessen, and an unlikely attraction intensifies. But Victor’s brutal skills and experience may not be enough in the end to save her, as the power she unknowingly holds over him may ultimately be what gets her killed.

This is their story…

Una protagonista danneggiata, fosca, forte,
che non teme di sporcarsi le mani di sangue.

[Recensione scritta per il blog Greta Booklovers]

Se dovessi descrivere questo romanzo con una parola, sarebbe sublime. Da moltissimo tempo avevo adocchiato questa serie, ma poi spuntavano altri libri a cui dovevo dare la precedenza e non ho mai potuto mettere Killing Sarai nei miei ordini di Amazon.

Confesso che ero anche un tantino restia a farlo: ero molto indecisa, perché temevo fosse un New Adult, o peggio ancora, un Young Adult. Così, ho spulciato recensioni su recensioni, teaser su teaser — perché dovete sapere che io odio con ogni fibra del mio essere acquistare un libro che non sono sicura mi piaccia, giacché detesto altrettanto intensamente dare meno di cinque stelline! — e voilà, Killing Sarai è finito nella mia lista di libri acquistati lo scorso aprile. E non appena ho iniziato a leggerlo… oh my God, ragazze, l'ho divorato!

Perciò questa sarà una recensione urlante da fangirl, non me ne vogliate… ma sono rimasta così affascinata! Detto ciò, veniamo al romanzo. Ci sono tre cose che vorrei sottolineare prima di proseguire:

1. Questo non è un NA, ma un Thriller vero e proprio.

2. Se state cercando un amore epico tutto rose e fiori, con sorrisi, sguardi sognanti e altre stupidaggini, girate al largo da questa serie perché non fa per voi.

3. Se vi aspettate una storia in stile Il confine di un attimo, fatevi un favore, non mettete questo libro in Wish List, perché rischiereste di rimanere delusi dall'autrice e di sfornare un giudizio negativo che non sta né in cielo né in terra, perché questo libro è assolutamente PERFETTO.
 «Tu mi hai fatto sentire emozioni vere. Tu mi hai sbloccato».
Protagonista indiscussa e incredibilmente affascinante è Sarai, che dall'età di quattordici anni è prigioniera di Javier, un messicano che spaccia droga e vende ragazze in tutto il mondo. La madre di Sarai si è data a Javier per droga e sesso, portandosi dietro la figlia senza alcun riguardo. Così, per nove anni Sarai è stata la favorita di Javier: per sopravvivere, ha insegnato al proprio corpo a eccitarsi per quell'uomo che sosteneva di amarla, ha imparato lo spagnolo e ha assistito a tanti omicidi che ormai la vista del sangue non la turba più in alcun modo. Ma è pur sempre una prigioniera. È per questo che, quando Javier incontra un americano nel suo ufficio per commissionargli un omicidio, Sarai coglie al volo l'opportunità di scappare. D'altronde, anche lei è americana… quindi perché quello sconosciuto non dovrebbe voler aiutarla? Oh oh oh oh oh — e qui il mio cervello va in tilt!
 «Questo va contro tutto ciò che sono, Sarai» dice, e poi mi bacia.
 «No, non è vero» mormoro e lo bacio a mia volta. «Sei tu che stai diventando più di ciò che sei veramente».
L'Americano, come lo chiama Sarai, è Victor Faust, killer professionista appartenente all'Ordine. Personalmente, trovo che non ci sia nulla di più eccitante di un uomo come lui. Vi dico subito che se vi aspettate che nel momento in cui Sarai si intrufola nella sua macchina scoppino i fuochi d'artificio, vi sbagliate. Di grosso. Victor è un pezzo di ghiaccio, è qualcosa di così magnifico che non ho parole per descriverlo! D'altronde, ragazze mie, stiamo parlando di uno il cui mestiere è uccidere senza fare domande — e sono questi i protagonisti che io ritengo perfetti! Lui parla a malapena, ma quando lo fa ti mette sotto sopra… e ti spaventa da morire, perché sai che potrebbe farti fuori da un momento all'altro senza che tu te ne accorga. E Sarai ne è consapevole… oh, eccome se ne è consapevole!
 «C'è una differenza netta tra paura e incertezza, Sarai. Tu non hai paura di niente, ma sei insicura di tutto.»
Ma questa è una storia di sopravvivenza — e Sarai è disposta anche a togliere la vita per restare libera. È questo ciò che Victor vede in lei: la sete di sangue di una vera assassina. E forse è per questo che non riesce a lasciarla andare, anche se sa che più la terrà con sé, più rischierà di farla ammazzare…
 Perché so che se lei non lo fa, se continua a pressarmi ulteriormente con quelle labbra morbide e con quegli occhi tristi e vulnerabili, soccomberò al momento e la scoperò o la ucciderò.
E qui mi fermo, altrimenti commento con voi scena per scena, perché io sono ancora senza parole! Vi starete sicuramente domandando: quindi non c'è una storia d'amore tra Sarai e Victor? Assolutamente no. Quello che deflagra tra di loro al primo guardo è un legame che va oltre l'innamoramento. È qualcosa che ti fa ribollire il sangue nelle vene. Una comunione di anime così intensa e deleteria che ti entra dentro le ossa. Qui non ci sono sorrisi. Qui c'è la paura. La paura di non sopravvivere. La paura di abbassare la guardia. La paura di diventare un mostro. La paura di mostrare il proprio lato umano. La paura di perdere qualcuno che è irrimediabilmente diventato tutta la tua vita, il centro del tuo universo.
 «Non voglio dormire sola» dice gentilmente.
 E io non la forzo. Sarai si addormenta rapidamente, rannicchiata accanto a me, nel mio letto. Proprio dove la voglio.
Sono questi i legami che ti colpiscono dritto al cuore, quelli che nascono nel sangue e sono destinati a finire nel sangue. Killing Sarai è un romanzo forte e oscuro, come i suoi protagonisti, così danneggiati, eppure così potenti. Sarai è spettacolare — finalmente una protagonista di quelle che piacciono a me, di quelle che non hanno paura di sporcarsi le mani del sangue altrui, fosca e intrepida. E Victor… oh, chetati mio cuore! Gli uomini dei romanzi erotici che circolano adesso possono anche farmi arricciare le dita dei piedi, ma i killer sono su un altro livello: a malapena aprono bocca ma dicono tutto con un solo sguardo. E questo, ragazze mie, mi fa letteralmente SBAVARE! Sì, lo so, sono malata e ne vado fiera.
 Victor Faust ha fatto molto di più che aiutarmi a scappare da una vita di abusi e schiavitù. Ha cambiato me.
In conclusione, Killing Sarai è un romanzo molto dark e così intenso da farvi attorcigliare le budella. La perfezione. E ripeto, non adatto a persone che cercano il romanticismo e gli aww! che fanno diventare gli occhi a cuoricino. Questo è un libro che può entrare in un cuore consumato, non in uno che brilla in cerca del vero e grande amore. Victor e Sarai non sono innamorati, sono legati — quel genere di legame che può nascere solo in un mondo cupo e sanguinoso come il loro. E il finale? Semplicemente straordinario.
 «Non sono il tuo eroe. Non sono l'altra metà della tua anima che non lascerà che ti succeda qualcosa».
Un applauso infinito a J. A. Redmerski.
Questo è decisamente un capolavoro.




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IN THE COMPANY OF KILLERS

Killing Sarai (In the Company of Killers, #1) Reviving Izabel (In the Company of Killers, #2) The Swan & the Jackal (In the Company of Killers, #3) Seeds of Iniquity (In the Company of Killers, #4) The Black Wolf (In the Company of Killers, #5) Behind the Hands That Kill (In the Company of Killers, #6)


CONOSCI L'AUTRICE

J.A. (Jessica Ann) Redmerski is a New York Times, USA Today and Wall Street Journal bestselling author and award winner who juggles several different genres. She began self-publishing in 2012, and later with the success of THE EDGE OF NEVER, signed on with Grand Central Publishing/Forever Romance. She has since signed three more deals with GC/Forever for titles THE EDGE OF ALWAYS, SONG OF THE FIREFLIES and THE MOMENT OF LETTING GO. Her works have so far been translated into twenty languages. THE EDGE OF NEVER made it to #2 on the New York Times bestseller eBook list, and remained on the #1 spot on Amazon for two straight weeks. THE EDGE OF ALWAYS also made the New York Times bestseller list. Jessica is a hybrid author who, in addition to working with a traditional publisher, also continues to self-publish. The Portuguese rights to her popular crime and suspense series, In the Company of Killers, have already been picked up by one of Brazil's largest publishers. Jessica is a lover of film, television and books that push boundaries; and she's a sucker for long, sweeping, epic love stories. Things on Jessica's wish list are to conquer her long list of ridiculous fears, find a shirt she actually likes, and travel the world with a backpack and a partner-in-crime. What book is Jessica most proud to have written? It's a question she gets asked quite often. The answer is, hands down, DIRTY EDEN. "DIRTY EDEN was an entirely organic experience for me, as was the story from beginning to end; nothing was planned, and I didn't know the end myself until I got there. As much as I enjoy writing love stories and crime novels, a big part of my heart really does lie in the satirical and strange. I just wish more people would read it."

2 commenti:

  1. Lo sto rileggendo in questi giorni, piano piano, un paio di capitoli per volta... ed è amore come la prima volta *w* Awww, Victor! Anche io sono ferma al secondo volume, devo proprio continuarla. E quanto adoro le cover, sono figherrimeeee :3

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